Dopo il carrarmato, un mig. Non è una parata militare, ma la presentazione della nuova stagione di calcio dell’Atalanta. E Antonio Percassi, il presidente dei bergamaschi, ci ricasca. L’anno scorso l’idea di portare alla festa della Dea un cingolato da guerra aveva suscitato mille polemiche. Ieri (22 luglio) ha osato ancora di più, presentandosi a bordo di un caccia militare dell’aviazione sovietica. E aprendo la stagione con uno slogan dai toni bellicosi: “Bombardiamo la Serie A“.
Imprenditore, classe ’53, un passato da calciatore proprio tra le fila della Dea e un presente da numero uno della società (e anche azionista di Alitalia dallo scorso anno), Antonio Percassi pare avere un debole per le trovate ad effetto. Da qualche anno le feste di presentazione della squadra nel precampionato riservano sempre qualche sorpresa. Nel 2012 il “Presidentissimo” si era presentato a bordo di una mongolfiera. Poi la svolta militare: nel 2013 il centrocampista Giulio Migliaccio aveva attraversato il corteo su un carrarmato, che al termine della sua corsa aveva schiacciato due automobili con i colori sociali di Roma e Brescia (tifoserie da sempre “nemiche” di quella nerazzurra). Una coreografia che aveva attirato numerose critiche (qualcuno aveva parlato persino di istigazione alla violenza) ed era sfociato anche in provvedimenti ufficiali: il giocatore e il club erano stati deferiti dalla Procura della Figc.
Evidentemente la lezione dello scorso non è bastata. Ieri Percassi è arrivato alla festa alla guida di un aereo da guerra, accolto dalle ovazioni dei 15mila tifosi presenti. Con tanto di striscione con su scritto a caratteri cubitali: “Bombardiamo la Serie A”. Chiara la metafora dell’esibizione: l’Atalanta 2014/2015 è una macchina da guerra che vuole distruggere i suoi rivali e volare sempre più in alto. Magari fino all’Europa, traguardo ambizioso a cui quest’anno la società non nasconde di voler puntare, dopo le ultime, positive stagioni.
Difficile che stavolta la manifestazione finisca di nuovo nel mirino della Federazione (non ci sono stati espliciti messaggi violenti e antisportivi). Ma la trovata resta quantomeno discutibile. Per tanti motivi. Uno in particolare: in questi giorni la guerra è d’attualità in Palestina e Ucraina (dove i caccia volano e uccidono per davvero).
Twitter: @lVendemiale
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Atalanta, alla festa dei tifosi il presidente si presenta a bordo di un mig
Lo scorso anno il numero uno nerazzurro Antonio Percassi si presentò alla festa della Dea a bordo di un carrarmato, un'entrata in scena che fece discutere. Anche questa stagione è stata inaugurata con toni bellicosi: "Bombardiamo la Serie A"
Dopo il carrarmato, un mig. Non è una parata militare, ma la presentazione della nuova stagione di calcio dell’Atalanta. E Antonio Percassi, il presidente dei bergamaschi, ci ricasca. L’anno scorso l’idea di portare alla festa della Dea un cingolato da guerra aveva suscitato mille polemiche. Ieri (22 luglio) ha osato ancora di più, presentandosi a bordo di un caccia militare dell’aviazione sovietica. E aprendo la stagione con uno slogan dai toni bellicosi: “Bombardiamo la Serie A“.
Imprenditore, classe ’53, un passato da calciatore proprio tra le fila della Dea e un presente da numero uno della società (e anche azionista di Alitalia dallo scorso anno), Antonio Percassi pare avere un debole per le trovate ad effetto. Da qualche anno le feste di presentazione della squadra nel precampionato riservano sempre qualche sorpresa. Nel 2012 il “Presidentissimo” si era presentato a bordo di una mongolfiera. Poi la svolta militare: nel 2013 il centrocampista Giulio Migliaccio aveva attraversato il corteo su un carrarmato, che al termine della sua corsa aveva schiacciato due automobili con i colori sociali di Roma e Brescia (tifoserie da sempre “nemiche” di quella nerazzurra). Una coreografia che aveva attirato numerose critiche (qualcuno aveva parlato persino di istigazione alla violenza) ed era sfociato anche in provvedimenti ufficiali: il giocatore e il club erano stati deferiti dalla Procura della Figc.
Evidentemente la lezione dello scorso non è bastata. Ieri Percassi è arrivato alla festa alla guida di un aereo da guerra, accolto dalle ovazioni dei 15mila tifosi presenti. Con tanto di striscione con su scritto a caratteri cubitali: “Bombardiamo la Serie A”. Chiara la metafora dell’esibizione: l’Atalanta 2014/2015 è una macchina da guerra che vuole distruggere i suoi rivali e volare sempre più in alto. Magari fino all’Europa, traguardo ambizioso a cui quest’anno la società non nasconde di voler puntare, dopo le ultime, positive stagioni.
Difficile che stavolta la manifestazione finisca di nuovo nel mirino della Federazione (non ci sono stati espliciti messaggi violenti e antisportivi). Ma la trovata resta quantomeno discutibile. Per tanti motivi. Uno in particolare: in questi giorni la guerra è d’attualità in Palestina e Ucraina (dove i caccia volano e uccidono per davvero).
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Washington, 16 mar. (Adnkronos) - Il Segretario di Stato Marco Rubio ha dichiarato alla Cbs che ci sarà un aumento dei casi di detenzione simili a quello del manifestante filo-palestinese Mahmoud Khalil. "Ogni giorno, ormai - ha aggiunto - approviamo revoche di visti e anche di Green Card".
"Devi fare certe dichiarazioni", ha spiegato a proposito dei non cittadini che arrivano negli Stati Uniti. "Se ci dici, quando fai domanda per un visto, che stai arrivando negli Stati Uniti per partecipare a eventi pro-Hamas che vanno contro gli interessi della politica estera... Se ci avessi detto che lo avresti fatto, non ti avremmo mai dato il visto".
Beirut, 16 mar. (Adnkronos) - Hezbollah ha condannato in una dichiarazione gli attacchi americani contro obiettivi Houthi nello Yemen. "Affermiamo la nostra piena solidarietà nei confronti del coraggioso Yemen e chiediamo a tutti i popoli liberi del mondo e a tutte le forze di resistenza nella nostra regione e nel mondo di unirsi per contrastare il progetto sionista americano contro i popoli della nostra nazione", ha scritto in una nota il Partito di Dio.
Washington, 16 mar. (Adnkronos) - Gli attacchi americani in Yemen sono "un avvertimento per gli Houthi e per tutti i terroristi". Lo ha detto a Fox News il vice inviato degli Stati Uniti per il Medio Oriente, Morgan Ortagus, sottolineando che "questa non è l'amministrazione Biden. Se colpisci gli Stati Uniti, il presidente Trump risponderà. Il presidente Trump sta ripristinando la leadership e la deterrenza americana in Medio Oriente".
Washington, 16 mar. (Adnkronos) - Steve Witkoff, ha definito "inaccettabili" le ultime richieste di Hamas in merito al cessate il fuoco a Gaza. Riferendosi alla conferenza del Cairo di inizio mese, l'inviato statunitense per il Medio Oriente ha detto alla Cnn di aver "trascorso quasi sette ore e mezza al summit arabo, dove abbiamo avuto conversazioni davvero positive, che descriverei come un punto di svolta, se non fosse stato per la risposta di Hamas".
Hamas avrebbe insistito affinché i negoziati per un cessate il fuoco permanente iniziassero lo stesso giorno del prossimo rilascio di ostaggi e prigionieri palestinesi. Secondo Al Jazeera, Hamas ha anche chiesto che, una volta approvato l'accordo, i valichi di frontiera verso Gaza venissero aperti, consentendo l'ingresso degli aiuti umanitari prima del rilascio di Edan Alexander e dei corpi di quattro ostaggi. Inoltre, il gruppo ha chiesto la rimozione dei posti di blocco lungo il corridoio di Netzarim e l'ingresso senza restrizioni per i residenti di Gaza che tornano dall'estero attraverso il valico di Rafah.
"Abbiamo trascorso parecchio tempo a parlare di una proposta di ponte che avrebbe visto il rilascio di cinque ostaggi vivi, tra cui Edan Alexander, e anche, tra l'altro, il rilascio di un numero considerevole di prigionieri palestinesi detenuti nelle carceri israeliane", ha detto Witkoff. "Pensavo che la proposta fosse convincente: gli israeliani ne erano stati informati e avvisati in anticipo". "C'è un'opportunità per Hamas, ma si sta esaurendo rapidamente", ha continuato Witkoff. " Con quello che è successo ieri con gli Houthi, ciò che è successo con il nostro ordine di attacco, incoraggerei Hamas a diventare molto più ragionevole di quanto non sia stato finora".
Tel Aviv, 16 mar. (Adnkronos) - L'esercito israeliano ha scoperto un nascondiglio di armi nel campo profughi di Nur Shams, fuori Tulkarem, nella Cisgiordania settentrionale. Lo ha reso noto l'Idf, precisando che sono state rinvenute diverse borse contenenti armi, una delle quali conteneva anche un giubbotto con la scritta 'Unrwa'. Le armi confiscate sono state consegnate alle forze di sicurezza per ulteriori indagini.
Tel Aviv, 16 mar. (Adnkronos) - Un missile lanciato dagli Houthi è caduto a Sharm el-Sheikh, nella penisola egiziana del Sinai. Lo ha riferito la radio dell'esercito israeliano, aggiungendo che l'Idf sta indagando per stabilire se il missile fosse diretto contro Israele.
Passo del Tonale, 15 mar.(Adnkronos) - Che l’aspetto competitivo fosse tornato ad essere il cuore pulsante di questa quinta edizione della Coppa delle Alpi era cosa già nota. Ai piloti il merito di aver offerto una gara esaltante, che nella tappa di oggi ha visto Alberto Aliverti e Francesco Polini, sulla loro 508 C del 1937, prendersi il primo posto in classifica scalzando i rivali Matteo Belotti e Ingrid Plebani, secondi al traguardo sulla Bugatti T 37 A del 1927. Terzi classificati Francesco e Giuseppe Di Pietra, sempre su Fiat 508 C, ma del 1938. La neve, del resto, è stata una compagna apprezzatissima di questa edizione della Coppa delle Alpi, contribuendo forse a rendere ancor più sfidante e autentica la rievocazione della gara di velocità che nel 1921 vide un gruppo di audaci piloti percorrere 2300 chilometri fra le insidie del territorio alpino, spingendo i piloti a sfoderare lo spirito audace che rappresenta la vera essenza della Freccia Rossa.
Nel pomeriggio di oggi, dalla ripartenza dopo la sosta per il pranzo a Baselga di Piné, una pioggia battente ha continuato a scendere fino all’arrivo sul Passo del Tonale, dove si è trasformata in neve. Neve che è scesa copiosa anche in occasione del primo arrivo di tappa a St. Moritz e ieri mattina, sul Passo del Fuorn. Al termine di circa 880 chilometri attraverso i confini di Italia, Svizzera e Austria, i 40 equipaggi in gara hanno finalmente tagliato il traguardo alle 17:30 di oggi pomeriggio all’ingresso della Pista Ghiaccio Val di Sole, dove hanno effettuato il tredicesimo ed ultimo Controllo Orario della manifestazione.
L’ultimo atto sportivo dell’evento è stato il giro nel circuito, all’interno del quale le vetture si sono misurate in una serie di tre Prove Cronometrate sulla neve fresca valide per il Trofeo Ponte di Legno, vinto da Francesco e Giuseppe Di Pietra. L’altro trofeo speciale, il Trofeo Città di Brescia, ovvero la sfida 1 vs 1 ad eliminazione diretta di mercoledì sera in Piazza Vittoria, era stato anch’esso vinto da Aliverti-Polini.